bistecca di satana

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«Molti hanno sbagliato nel contrapporsi alla carne rossa. Noi ogni giorno abbiamo bisogno di introdurre proteine nobili, carboidrati e grassi che, differenziandosi fra loro, cerchino di prevenire le malattie arteriosclerotiche». Giorgio Calabrese, “ex esperto alimentazione” RAI

Quest’estate si è parlato del “festival della carne di cane” di Yulin in Cina e da anni si parla del sacrificio di cani in Cina e in Vietnam. Il web ha trasportato un’ondata d’indignazione contro queste usanze che, ad essere sinceri, penalizzano un po’ il cane nella ricerca universale della felicità, ma che non sono un granchè dissimili dalle nostre abitudini alimentari.
In europa chi ne fa le spese per riempire i carrelli del supermercato sono più spesso galline, polli, maiali, mucche/vitelli/buoi/bufali, cavalli, conigli, quaglie, cervi/camosci, capre/pecore/agnelli ecc.. ma non i cani, sui cani c’è un tabu’ etico che per ora ce lo impedisce.
Meno male!
Ve lo immaginate il vicino che porta il cane a fare pipi’ al parco solo per diminuire il tasso di acidità della sua carne?
Per fortuna ci fermiamo almeno davanti alla tenerosità e alla coccolosità dei nostri amici a quattro zampe!
La vita è già abbastanza dura, se cominciassimo ad eliminare anche la compagnia dei cani, magari servendoli cotti ai nostri amici invece che tenerli sani come nutrimento per anima, rischieremmo davvero il collasso dello spirito.
Allora l’essere umano sarebbe davvero “alla frutta”, ma non ancora!
Per fortuna ci s’indigna ancora, si smanetta su facebook e si firmano le petizioni, si condivide il proprio sdegno con gli amici per neutralizzare il valore ansiogeno di un paradosso irrisolvibile. Almeno se ne parla.
Spieghiamolo un po meglio questo paradosso.
L’Italia nel 2015 vede un sensibile incremento dei vegetariani e vagani in questi ultimi 10 anni ma è ancora maggioritariamente carnivora.
Cio’ vuol dire che per la maggior parte della popolazione esiste una serie di esseri senzienti che per tradizione, cultura e ragioni di “disponibilità” si è soliti consumare come cibo.
Ci indignamo pero’ a seconda dell’animale facendo una distinzione di razza.
I cinesi hanno incluso il “migliore amico dell’uomo” nella categoria degli animali commestibili, oltre a tutta una serie di esseri bizzarri, dal topo al gatto, dal pipistrello alla rana, per loro tutto fà brodo..
I nostri maiali non se la passano meglio dei cani asiatici, e soprattutto non se la godono a lungo, li consumiamo anche quando non hanno ancora compiuto i 45 giorni d’età!
Il maiale per noi si puo’ mangiare, e anzi, in Italia se ne macellano 13 milioni all’anno, ovvero più di 36.000 al giorno.
Molti trascurano pero’ che il maiale ha un’intelligenza sviluppata e un comportamento sociale complesso che assomiglia al cane per istinto, espressività e logica. Il maiale ha un sistema nervoso sofisticato che gli permette di fare ragionamenti o sentire dolore.. Il maiale ha la capacità di acquisire una parte del comportamento umano, il maiale infine, puo fare l’esperienza dell’amore.
La scelta dell’animale commestibile sembra pertanto quanto meno arbitraria.

E a proposito dell’amore, ricordate la pubblicità dello yogurt che dice “fate l’amore con il sapore”? Bene, quello yogurt è fatto di latte vaccino, e per farlo si deve ingravidare la vacca, togliergli il vitello e attaccarla ad una pompa vita natural durante.
Davvero una bella storia d’amore..

Forse serve un nuovo paradigma.
L’anatomia comparata dice che l’uomo è fruttivoro, crucivoro e in parte erbivoro; anche se puo mangiarsi di tutto, pure sua madre.
L’uomo infatti puo’ digerire di tutto, dal germoglio di erba medica alla bistecca semi-carbonizzata, ma cio’ non vuol dire che la carne cotta sia l’alimento per quale il suo sistema fisiologico è naturalmente progettato.
Mangiare un tumore alla griglia non dà automaticamente il cancro, ma è probabile che per digeribilità e salute il germoglio di erba medica sia molto più sicuro. Un’ovvietà scientificamente nascosta dall’industria.
Serve un nuovo paradigma: 2.
Serve uno sguardo più profondo sull’uomo.
L’uomo sta modellando la natura come se la natura fosse un accessorio, occultandone il messaggio spirituale, biologico o semplicemente logico per istaurare altri simboli a piacimento, creando valori arbitrari onnipresenti, assordanti che coprono i messaggi che ogni giorno ci dà il corpo, perchè per lui è tutto chiaro, ovvero c’è un’intossicazione da carne e c’è la ricchezza fisiologica delle piante e dei frutti.
Quello in cui la più basilare logica viene occultata è un sistema deviato, iniettato di malafede, satanico negli effetti e satanista nell’organizzazione.

video – allevamento di maiali